Cosa si intende con medicina olistica
Quando parliamo di medicina olistica, subito l’associamo a determinate discipline naturali che possono aiutare e accompagnare l’essere umano a superare limiti, ostacoli, paure… Con questo articolo voglio spostare l’attenzione su un altro aspetto, ossia sul potenziale apporto della medicina olistica al benessere animale.
Per comprendere meglio il significato di “medicina olistica” bisogna ricordare che il termine olistico deriva dal greco, dal termine olismo che significa totale, tutto, totalitario, intero quindi, si presuppone un intervento che contempla l’insieme e non la somma delle parti di un organismo.
LA MEDICINA OLISTICA intende articolare e ampliare la cura su più livelli, presidiando l’equilibrio dell’insieme emergente tra sfera fisica, mentale e spirituale, in cui il sintomo non è sinonimo del malessere, ma una sua manifestazione superficiale che necessita di approfondimenti.
Tra le declinazioni più note della medicina olistica abbiamo pranopratica, cristalloterapia, fiori di Bach, fiori australiani, agopuntura che non si pongono in contrasto o in alternativa alla medicina allopatica, ma possono massimizzarne l’intervento andando a riequilibrare la vitalità del soggetto. L’obiettivo è una cooperazione e integrazione tra discipline per raggiungere il benessere globale.
La declinazione della medicina olistica per il mondo animale
Gli animali possono tranne beneficio in modo immediato dalla medicina olistica, ad esempio dal lavoro con la pranopratica o con la cristalloterapia, in quanto si tratta di interventi dolci che permettono di riequilibrare le energie e dar loro la giusta vitalità naturale.
Sono discipline che lavorano in modo delicato sul mondo emotivo dell’animale modulando lo stress e nelle sue declinazioni peculiari,
ad esempio in caso di aggressività. In questi casi il prana, ossia l’energia vitale che la pranopratica stimola, agisce in forma calmante provocando nell’animale sensazioni armoniche di quiete.
Nel tempo la componente aggressiva si riduce, perché la tranquillità, rigenerata dall’intervento energetico, viene fatta propria dall’animale.
I fiori di Bach o australiani possono coadiuvare il percorso prolungandone gli effetti benefici, infatti è importante mantenere la dose e la frequenza di somministrazione decisa con lo specialista.
Le applicazioni della medicina olistica oltre gestione aggressività, sono molteplici. La pranopratica, la cristalloterapia, i fiori di Bach e i fiori australiani possono dimostrare una valenza importantissima per gli animali ad esempio nel mantenimento della salute sul piano emozionale, aiutano a superare paure o ansie legate a un evento traumatico, aiutano a ridurre gli effetti collaterali dei trattamenti farmacologici in atto .
Un ulteriore passaggio della vita dell’animale in cui questi trattamenti possono essere utilizzati con efficacia, è il momento della gestazione e della crescita dei cuccioli.
Ovviamente la medicina olistica non sostituisce le cure veterinarie, anzi, si pone in piena sinergia con esse.